Origine del cacao: gli Olmechi

Fino a poco tempo fa si pensava che gli Olmechi fossero stati i primi a coltivare l’albero del cacao, circa 3.000 anni fa, ma sembra che, come abbiamo notato prima, sia confermato che alcune tribù amazzoniche ne utilizzassero già il seme.

Grazie a studi recenti, abbiamo appreso anche che gli Olmechi utilizzavano il cacao come bevanda cerimoniale, poiché tracce di teobromina sono state rinvenute in grandi vasi di ceramica con disegni che gli archeologi hanno classificato come vasi cerimoniali.

Secoli dopo, la cultura del cacao si diffuse alla civiltà Maya (600 a.C.) e ai Mexica (1400 a.C.).

L’origine del nome “cacao” è attribuita alla civiltà Olmeca, che si ritiene lo chiamasse “kakawa”.

La cultura Olmeca si sviluppò nell’antico Messico, durante il periodo preclassico mesoamericano (dal 1200 al 400 a.C.), ed è considerata il precursore di tutte le culture mesoamericane. La cosa più significativa che questa civiltà ha lasciato sono state le teste colossali scolpite nella pietra che pesavano fino a 26 tonnellate.

I complessi monumentali, le loro imponenti sculture in pietra, i giochi con la palla, il consumo di cioccolato e le divinità animali erano caratteristiche della cultura olmeca, che influenzò direttamente il resto delle civiltà mesoamericane che sarebbero succedute.

Il suo territorio era situato nel sud del Golfo del Messico, tra gli attuali stati di Veracruz e Tabasco. La sua influenza e le sue attività commerciali si espansero a partire dal 1200 a.C., raggiungendo l’attuale Nicaragua.

Gli Olmechi sono una civiltà misteriosa: non si sa nemmeno come si chiamavano (Olmec è il loro nome in nahuatl, che significa “abitanti della regione della gomma). Le loro origini, l’ubicazione e l’estensione dei loro insediamenti sono sconosciute.

Gli Olmechi lasciarono testimonianze dei loro dei e delle loro pratiche religiose, usando simboli.

Tracce di teobromina in vasi ceramici di San Lorenzo:

Powis et al., (2011) hanno scoperto depositi di frammenti e vasi nei siti archeologici di San Lorenzo e Manatí (1800-1000 a.C.).

Sono stati trovati piccoli vasi; alcuni con superficie bianca, utilizzati per servire bevande al cacao, i contenitori sono generalmente di dimensioni individuali. La ceramica di caolino (argilla bianca) veniva prodotta localmente ed esportata in altre regioni.

I vasi medi venivano usati per servire o offrire. Sono stati rinvenuti solo esemplari con incisioni. Due di essi presentano motivi il cui significato è legato alla terra e al cielo.

Statuetta olmeca del dio del cacao e vaso olmeco con resti di cacao

Secondo le ipotesi attuali, nel Medio Preclassico (1200-500 a.C.), durante il cosiddetto orizzonte olmeco, le bevande al cacao raggiunsero Oaxaca, il Messico centrale e altre regioni mesoamericane. Immagini della pianta del cacao sono state trovate nelle ceramiche e nei dipinti murali di Teotihuacan del primo periodo classico (250-600 d.C.).

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